I sentieri di Terra Madre

Terra Madre nasce dal rispetto di chi lavora per una economia virtuosa e reale, basata su un modello di crescita "locale", inserito coerentemente e coscientemente in un unico progetto condiviso globalmente. Grazie alla rete di Terra Madre, questa coscienza di essere tante piccole realtà in un unico grande progetto, ci ha resi più forti, consapevoli e uniti.

Qui di seguito vi vogliamo illustrare i percorsi che ha fatto negli anni la condotta di Slow Food Scandicci sui sentieri di Terra Madre e ai quali ha dedicato una mostra che è stata ospitata sia in occasione del Terra Madre Day 2012 presso la Biblioteca di Scandicci, che per tutta l’estate 2013 al Bistrot del Mondo.

 

2004: Ungheria e il Presidio del Maialino "Rasta"

Quello ungherese è il primo "sentiero" Terra Madre che percorre la nostra Condotta. Tutto comincia nel lontano 2004 quando, nello spazio della Fondazione per la Biodiversità al Salone del gusto di Torino, si incontrano i rappresentanti del Presidio ungherese della Salsiccia di mangalica e i rappresentanti della Condotta Slow Food di Scandicci, sostenitrice del Presidio stesso.

E' stata e continua ad essere una esperienza davvero bellissima e puoi trovare tutto il percorso nella sezione dedicata.

 

2005: "Aux origines du goût" a Montpellier

Questa esperienza nasce con l’invito a partecipare al primo Salone del Gusto Slow Food francese "Aux Origines du Goût", dopo i primi contatti presi a Terra Madre Torino 2004 e grazie poi alle intense relazioni franco-italiane con Manuel, un attivissimo socio Slow Food.

Ospiti presso le famiglie degli amici Slow Food di Montpellier, si potrebbe definire un'esperienza da manuale per la nostra cara rete di Terra Madre: quattro giorni di reciproca conoscenza e di scoperte, al fianco di chi quei luoghi, quei paesaggi, quei sapori da sempre li vive; il magnifico Salone del Gusto, vetrina dei più deliziosi prodotti del Languedoc con i suoi vini eccezionali, laboratori del gusto, buffet e cene e dulcis in fundo l'evento-incontro ovvero la magnifica cena di gemellaggio tra la nostra Condotta ed il Convivium di Montpellier.

 

2006: Transilvania

Un grande entusiasmo e amore per il proprio cibo è quel che ha portato alla realizzazione di progetti sorprendenti in molte aree di questo paese.

Per noi i contatti si sono stretti grazie ad Un viaggio per i Siebenbürgen, i sette borghi della Transilvania. Là i telefoni cellulari non funzionano e non ci sono auto: solo carri trainati da cavalli, bambini, vecchi, cani, gatti, branchi di oche e silenzio.

Un viaggio che ci ha portato attraverso piccoli villaggi e tanta convivialità alla scoperta del Presidio di Marmellate dei Villaggi Sassoni (e alla conoscenza delle loro 21 produttrici) e a quella di nuovi squisiti cibi come il Branza de Burduf (il più pregiato dei formaggi rumeni)!

 

2007: V Congresso Internazionale Slow Food a Puebla (Messico)

Tutti a PUEBLA! Un evento straordinario di per sé, eccezionale, la prima riunione così importante, coinvolgente tutto il mondo Slow Food, fuori dall’Italia! 

Da bravi esploratori del gusto, non ci siamo fatti scappare l'occasione per viaggiare da Puebla (sede del congresso), attraverso le principali città messicane, fino in Chiapas per conoscere la comunità del presidio dell’amaranto (Teuhacan) e una piacevole esperta di medicina Maya. E' stato là che abbiamo conosciuto l'eccezionale Juan Erasto Molina Urbina, che è stato poi da noi ospite in occasione di Terra Madre Toscana 2008, dove ci ha regalato una bella serata sul cacao e ci ha presentato il progetto della realizzazione di una scuola del Cacao per i più giovani a Palenque.

Quello che colpisce profondamente, che avvia naturali legami di amicizia e progetti con gli amici messicani, è il loro modo di vivere Slow Food, sentito come un modo nuovo di educare e formare i propri giovani.

Slow Food come legame con la propria terra, con i propri avi, come unione di passato, presente e futuro, per un mondo che non rinnega le proprie origini e vuole mantenerle vive per sé e per noi tutti.

 

2010: Cile

Essere parte delle rete di Terra Madre non vuol dire condividere solo momenti di allegria e ottimismo. Vuol dire esser presenti, per quanto possibile, anche e soprattutto nei momenti più difficili.

Purtroppo il 27 febbraio 2010 un fortissimo terremoto ed un tremendo tsunami colpiscono il Cile. In un momento di grande dolore e difficoltà, si crea una grande mobilitazione a livello mondiale per sostenere le popolazioni colpite.

La condotta Slow Food Scandicci - che aveva conosciuto durante Terra Madre Toscana 2010 i rappresentanti dei Presìdi cileni (i Pescatori dell'Isola di Robinson Crusoe e le Allevatrici delle galline dalle uova azzurre) e che la nostra socia Francesca aveva avuto modo di incontrare di persona nelle loro terre di origine - decide di far sentire la sua solidarietà ed amicizia con una serie di iniziative per supportare e finanziare (per quanto possibile) la ripresa immediata dei bellissimi progetti dei Presìdi Slow Food, così tragicamente azzerati dopo tanti anni di lavoro.

Si organizzano così cene, aperitivi, una mostra fotografica, visite guidate e quanto raccolto è tutto destinato ai Presìdi Slow Food cileni "il pesce dell'Isla de Robinson Crusoe" e "la gallina dalle uova azzurre".

 

2012: Banyuls

L'occasione per conoscere il progetto di questo gruppo di Terra Madre e il loro bellissimo territorio (che corrisponde ai due versanti, francese e spagnolo, dei Pirenei) è stato il nostro viaggio agli inizi di luglio 2012, richiesto non solo come visita di vecchi amici di fiducia a cui chiedere un parere, ma anche come "consulenti" di lunga esperienza nell'individuazione e sostegno della nascita di presìdi per la Fondazione Slow Food per la Biodiversità. Il presidio in questione è la Vacca dell'Albera, una razza selvatica del parco omonimo dei Pirenei del versante spagnolo.

Ma dalla Vacca d'Albera, si riscopre il sostegno e la solidità di una comunità, di produttori di carne, vino, aceto, cuochi, musicisti, artigiani che come nelle più incredibili e belle storie danno origine ad una piccola grande rivoluzione: quello che fino a poco tempo fa si sarebbe potuta considerare una realtà marginale, obsoleta e non concorrenziale, si scopre modello di coesione sociale e di sviluppo economico agricolo all'avanguardia.